lunedì 7 marzo 2011

Ten Years After

"Sei stata davvero brava!"
"Tutto merito di mio nonno..."
"sembra di essere in paradiso, non ci manca niente ..."
"Ci mancherebbe altro, dove lo troveremmo, ci siamo solo noi al mondo..."
"Solo noi e i nostri bimbi"
"Sì, noi e i nostri bimbi, dopo che la bimba se ne è andata prima ancora che potessimo darle un nome"
"E' naturale che non ci sia più, era vecchissima!"
"Una vecchia di sei mesi!"
"Una vecchia mutante"
"Lei sì, i bimbi no. Perchè?"
"Ti ho sempre amato soprattutto perchè non capisci un cazzo!"
"Cosa non avrei capito, questa volta?"
"Di chi era figlia la bimba?"
"Nostra?"
"No"
"Tua?'"
"Sì"
"E di chi altro?"
"Indovina"
"Jason?"
"Come hai fatto ad indovinare?"
"Testa o croce"
"Hai avuto culo, ci sarebbe voluto una moneta con cento facce!"
"E i bimbi?"
"Nostri, immuni"
"Si salveranno?"
"Sono già salvi"
"Possiamo dare loro un nome"
"Caino e Abele?"
"Non esageriamo!"

domenica 6 marzo 2011

Alla ricerca di Isa

"Sai se hanno pagato il riscatto?"
"Chi?"
"Qualcuno..."
"Non ho capito, Qualcuno doveva pagare un riscatto?"
"Sì, ma non si chiama Qualcuno!"
"E come si chiama?"
"Cerca di non farmi incazzare!"
"E allora spiegati meglio!"
"Qualcuno, che non è lo stesso Qualcuno che ho citato prima, ha rapito Isa, ti ricordi Isa? Sì proprio quella lì... Ora volevo solo sapere se qualcuno ha pagato il riscatto"
"Non credo proprio, gli sceneggiatori non hanno fatto richieste"
"Perchè, secondo te la hanno rapita loro?"
"Non posso escluderlo ma mi sembra improbabile, l'ho letto..."
"E tu credi a quello che scrivono?"
"Già, qui custodiet custodes?"
"Dobbiamo occuparcene noi?"
"Temo di sì"
"Peccato, su quest'isola cominciavo a starci bene"
"Non potrebbe occuparsene Winnie?"
"Chiamalo!"
"Perchè io?"
"Perchè l'idea è stata tua"
"Fanculo!"


L'avevano lasciata legata come un salame e se ne erano andati senza sapere che senza la sua Spilla l'intera umanità avrebbe corso il rischio di estinguersi.

sabato 5 marzo 2011

Missing in writing

"Dove è finito uno degli autori?"
"Quale?"
"Quello che ogni tanto parla di filosofia..."
"La storia continua?"
"Pare di sì"

"E non ti basta?"
"Per il momento sì, ma..."
"Io so cosa è successo"
"Davvero?"
"Ognuno di loro scrive un pezzo e poi, per aumentare la confusione, li firma uno solo di loro"
"E perchè Myr?"
"Hanno fatto testa o croce"

Il piano diabolico di Lady Cophetua

Lady Hinshelwood si accertò che la Spilla, così ormai chiamavano tutti l'enorme cammeo di giada che una volta troneggiava sul petto avvizzito di Madame Shalikhan, fosse al suo posto. Ora era necessario trovare il gemello, quello che Isa di Culo esibiva nelle grandi occasioni. Cophetua aveva letto con attenzione gli appunti del nonno di Kate e ricordava due righe importanti: l'antidoto alla mutazione funziona come una colla bicomponente, i due principi contenuti nelle Spille devono essere miscelati per avviare la reazione chimica necessaria a bloccare il cambiamento e addirittura a provocarne la regressione..


Il suo progetto aveva preso forma quando Alonso Gonzales le aveva parlato della sua ricerca per creare un prodotto nuovo, che avrebbe invaso il mondo. Per i primi risultati sarebbe stato sufficiente un piccolo quantitativo di Salsa ma poi, per la produzione in larga scala, ce ne sarebbero volute tonnellate. Era dunque ora di fare fruttare Shitland - proprio ora che le piantine avevano attecchito e stavano crescendo bene - spostandola a Cadice, a pochi chilometri dal laboratorio di Jerez. Il nuovo liquore avrebbe provocato le mutazioni, il suo antidoto l'avrebbe resa ricchissima.


Peccato che nessuno sapesse dove si era ficcata Isa e che l'antidoto non ci fosse ancora!

L'inizio della Fine?

Colui stava ascoltando musica profano barocca cantata dal coro di Tyrnavos
"Hai deciso di non fare niente, di aspettare anche questa volta!"
"Abbiamo già fatto abbastanza." rispose Colui, scolandosi l'ultimo goccio di Metaxa.
"Troppo, direi, ma non è il caso di litigare, auguriamoci solo che questa storia finisca presto anche se mi dispiace per Carne."
" Carne ha culo. Vedrai che ce la farà anche questa volta."
"Scommettiamo?"
"Non ora. Mi ha appena chiamato il pediatra"

"Da quando vai dal pediatra?"
"Non fare lo scemo. si tratta della bimba"
"Problemi?"
"Forse sì, ha avuto i risultati delle analisi... le tavole dei percentili sono sballate ma non solo..."
"Che altro?"
"Il menarca..."
"Impossibile, ha solo un mese!"
"Sì, ha solo un mese e potrebbe rimanere incinta!"
"Non credo. Secondo il pediatra il cambiamento nei periodi di comparsa del menarca può essere un segnale degli effetti negativi dell’ambiente sulla fertilità umana e sulla capacità degli uomini e delle donne a riprodursi. Se ha ragione lui, è la fine!"
"Una mutazione!"
"Bravo! Sai anche dirmi quale potrebbe essere la causa?"
"Temo di sì"
"Anch'io"


NdAA: Tutti coloro che invece non avessero letto con attenzione tutto quello che è successo in passato possono leggere il Capitolo 25 della Saga di Carne, dove si racconta come durante una delle cruente azioni del nostro protagonista Kate si fosse ferita ad un braccio urtando uno ramo di Helelborus Foetidus Mutans nel giardino di Camberwell Green...






"

venerdì 4 marzo 2011

Agnizione seconda

"Kate!!!!!"
"Sono sveglia, non gridare!"
"Hai visto la bimba?"
"Pensi che sia scappata?"
"No, ma l'hai guardata bene?"
"Cosa c'è da guardare?"
"Non mi crederesti"
"Qualcosa di strano?"
"Meglio che sia tu a dirmelo!"


Accesero la luce. La bimba smise di sgranocchiare il panino e li guardò con aria interrogativa.
"Cosa c'è di strano? Avevo fame!"
"Ma hai un solo mese!"
"Lasciatemi capire. Sono piccola e quindi non dovrei mangiare pur avendo fame?"
"I bambini di un mese non mangiano i panini..."
"E le bambine?"
"Nemmeno le bambine..."
"E quindi nè bambini nè bambine hanno la possibilità di sopravvivere!"
"Chi te lo ha detto?"
"E' io che lo sta dicendo a me... ma non preoccupatevi, non vi siete nemmeno accorti che sto parlando..."
"... e che hai tutti i denti!"
"Ora che abbiamo fatto amicizia, perchè non parliamo di cose serie?"
"E cioè?"
"Cosa ci fa qui la vecchia troia?"
"Sei troppo piccola per dire parolacce!"
"Non fate gli stronzi! Da voi ne ho sentite di peggio, quando non ero ancora nata"
"Ma noi siamo grandi..."
"Ne siete convinti?" disse la bimba comprimendosi il ventre con le mani.
"Stai male?"
"No, mestruazioni..."
"Sarebbe ora di darle un nome!" disse Carne
"Credo anch'io!" rispose Kate.

Missione compiuta

"A che punto sarà Alonso?" pensò Cophetua prima di coricarsi.
"Domani avrà una bella sorpresa!" pensò non appena si fu coricata.
"Speriamo che tutto vada bene!" pensò prima di addormentarsi.


I tre rimorchiatori d'alto mare abilitati alle traversate atlantiche avevano trainato Shitland verso sud, erano quasi arrivati. Grazie alle condizioni favorevoli, dopo avere costeggiato la costa settentrionale della Bretagna fino a Brest, avevano attraversato il Golfo di Guascogna e, in anticipo sui tempi, avevano fatto sosta a La Coruna per una verifica alle grotte dell'isola. Averle allagate era stata una buona idea, il peso specifico era diminuito e Archimede aveva dato loro una mano. Di lì in poi raggiungere Cadice era stato stato un gioco da ragazzi. Lady Hinshelwood aveva richiesto che l'isola si trovasse all'imboccatura del porto esattamente il 5 marzo, non più tardi delle 10 di mattina, ora in cui la gentildonna  si sarebbe svegliata a pochi chilometri di distanza. La chiglia dell'isola strisciò sul fondo sabbioso, i cavi si tesero all'improvviso e il controllo automatico dei motori dei tre scafi intervenne. La meta era raggiunta, missione compiuta esattamente in piena notte come era stato progettato. Le prime luci del giorno successivo avrebbero illuminato la folta vegetazione dell'isola.

Arrivo imprevisto

I fanaloni di una BMW XK 150 illuminarono il viale della Casa de Viña de Alcantara, la ghiaia scricchiolò al suo passaggio. Carne, sempre all'erta anche durante il dormiveglia, si affacciò e vide una vecchia signora scendere con l'aiuto del giovane autista. 
"Cazzo!" fu l'unico pensiero cosciente dopo che ebbe riconosciuto la donna.
"Kate, svegliati!"
"Mi sono addormentata da poco, occupati tu della bimba"
"La bimba è tranquilla anche troppo... come al solito!"
"Sesso?"
"Non ci penso nemmeno!"
"Come al solito, buonanotte!"
"Kate!!!!!!!!!!"
"Fai piano, svegli la bimba!"
"E' sempre sveglia, lo sai... c'è dell'altro..."
"Un quarto d'ora per dirmi quello che succede?"
"Sei sempre più noiosa!"
"Allora?"
"C'è Cophetua"
"Hinshelwood?"
"Conosciamo altre donne con un nome così strampalato?"
"E cosa ci fa qui?"
"Vuoi che vada a chiederglielo?"
"Ti sembra una buona idea?"
"Hai mai sentito parlare di pleonasmo?"
"So solo con cosa fa rima"


"Bentornata, Lady  Hinshelwood! Vuole che avverta il signor Gonzales?"
"No, grazie, preferisco che non sappia ancora che sono arrivata, desidero fargli una sorpresa"

Alonso Gonzales, sebbene fosse notte inoltrata, era ancora sveglio. C'era qualcosa che lo turbava, una senzazione di pericolo che in vita sua non aveva mai provato.

La bimba, ancora priva di nome, stava aspettando che anche Carne si assopisse per scgranocchiare un panino che aveva trafugato dalla borsa della madre nel pomeriggio. Era nata da poco più di un mese ma cominciava a sospettare che le cose non fossero proprio come se le era aspettate durante il suo soggiorno nella pancia di Kate così come aveva la certezza che, se davvero aveva un padre, quello non era Carne.

Kate stava rimpiangendo la prima volta, quando aveva seguito Carne dopo che lui aveva pronunciato il fatidico andiamo!



 

giovedì 3 marzo 2011

New entry, Alonso Gonzalez

Gabriel Gonzales aveva lavorato per anni nella distilleria Eduard Pernod di Tarragona imparando tutti i segreti del mestiere. Piano piano aveva portato dei ritocchi all'assenzio su cui lavorava, rendendolo più morbido e riducendo l'aggressività del legno delle botti in cui veniva invecchiato. Controllava spesso le reazioni che le sue modifiche producevano sulla velocità del louche cercando di renderne l'evoluzione lenta (caratteristica di tutti i grandi assenzi) in attesa che diventasse cremoso e opalescente come doveva. Da quando sua moglie era scappata con un marinaio marsigliese Gabriel aveva dovuto occuparsi dell'unico figlio, Alonso, che lo seguiva dappertutto, soprattutto nelle fasi della scelta dei baccelli di vaniglia. Gabriel voleva per il figlio un futuro diverso e lo mandò a studiare nella Certosa di Jerez dove il ragazzo, divenuto un ottimo cavallerizzo, fece amicizia con Jeremy Bass, figlio di un grande commerciante inglese di vino. Nelle loro chiacchierate serali misero a punto il progetto che li avrebbe tenuti insieme per tutta la vita e anche dopo, una distilleria tutta loro. Tanti anni più tardi, quando ormai il loro nome era famoso in tutto il mondo, Alonso continuò a seguire le orme del padre studiando e sperimentando nuovi mix di erbe e di aromi, aumentando e diminuendo la gradazione dei suoi liquori raggiungendo, con il Lepanto, uno dei suoi più grandi successi. Anni prima, in uno dei suoi frequenti viaggi a Londra, era stato ospitato nella casa di città di una attempata nobildonna, Lady Hinshelwood. Noto per le sue ricerche, aveva espresso il desiderio di trovare un nuovo ingrediente per rendere ancora più raro il liquore su cui, ormai ottantenne, stava ancora lavorando.
"Forse ho io quello che lei sta cercando" disse a quel punto Cophetua (questo era il nome della sua ospite). Si alzò, si diresse verso lo scrittoio di mogano, pigiò (senza farsi vedere dall'ospite) un piccolo tasto e il piano di pelle verde scivolò verso di lei permettendole di estrarre da un cassettino segreto un piccolo vasetto di Lalique.
La capacità di Alonso di analizzare gli odori era pari a quella dei più grandi nasi della profumeria e per la sua memoria olfattiva era pari a Pico della Mirandola ma non si era mai trovato di fronte ad una tale fragranza. Sì, avrebbe potuto essere quello che da anni stava cercando!

Critical essay from The Village Voice

Traduzione
Nel romanzo vi è il gusto della narrazione in una continua esuberanza di fantasia e linguaggio che lega le numerosissime storie in una unità complessa. I protagonisti, incuriositi dai vari personaggi che incontrano, ascoltano i molteplici racconti di vite avventurose e strane e il romanzo è percorso dall'impazienza di tutti di raccontare la propria storia che, muovendosi dall'interno, confluisce nell'unione definitiva tra Carne e Kate
Nell'opera il tema religioso non è trattato pur emergendo di quando in quando tra la molteplicità degli avvenimenti. Molte sono state e sono le interpretazioni date al romanzo, certo che preminente è nella Saga di Carne il valore di narrazione in sé e che accanto al motivo allegorico esiste il fascino del puro fiabesco, il desiderio di evadere da modelli letterari del tutto obsoleti e il gusto della molteplicità. Di certo c'è che essa rappresenta un elogio dell'inutilità delle azioni dell'uomo, non solo da parte di chi le compie ma soprattutto da parte di chi le scrive. I personaggi scelti dagli autori assomigliano molto a giocatori d'azzardo per i quali il gioco è lo strumento perfetto per raggiungere in fretta il loro vero obiettivo, la sconfitta. Chi infatti, dopo un'attenta lettura del testo, potrebbe definire Carne l'Eroe quando è evidente sin dall'inizio la sua vera essenza di sfigato?  E che dire di Kate, la cui immagine  perde costantemente colpi fino alla sua condizione impreparata alle prime difficoltà di madre? Un ultimo pensiero pietoso vorremmo dedicarlo ai lettori, a quelli fedeli, che continuano a sperare in lampi di creatività degli autori che tardano ad arrivare?  Sono finiti i tempi dei treni che trasportavano bario, di isole che se ne andavano in giro sui mari del nord e di piante mutanti generatrici di linfe misteriose. Se la cosa continua così presto troveremo Carne impiegato delle poste spagnole  sotto falso nome  che non vede l'ora di tornare a casa dalla sua mogliettina per aiutarla a pulire il culo della loro straordinaria bambina!

Original article
In the novel there is the taste of a continuous narrative exuberance of imagination and language that ties the many stories in a complex unit. The protagonist, intrigued by the various characters they encounter, listen to the many tales of adventure and strange lives and the novel is crossed by the impatience of all to tell their own story, moving from the inside, finally joins the union between Carne and Kate  The religious theme in the work was not yet emerging from time to time between the multiplicity of events. Many have been and are the interpretations given to the novel, of course is paramount in the Saga of Carne value of storytelling in itself and that there exists an allegorical plea to the charm of pure fairy tale, the desire to escape from literary models completely obsolete and taste for variety. What is certain is that it is a eulogy of the futility of human actions, not only by those who make them, but especially by those who write them. The characters chosen by the authors look very much like gamblers for whom the game is the perfect tool to quickly reach their real objective, the defeat. For who, after a careful reading of the text, the Hero could be Carne when it is obvious from the outset the very essence of loser? And what about Kate, whose image constantly loses shots until her condition unprepared at the first set of motherhood? One last thought we would dedicate merciful to the readers, to those faithful who continue to hope for flashes of creativity of the authors who are slow in coming? Gone are the days of trains carrying barium, islands that were going around the seas of the north and mutant plants generating mysterious lymph . If the story 'll continue you will soon find Carne as a postman (under an assumed name) who wishes to return home and his wife to help her clean the ass of their extraordinary girl!

mercoledì 2 marzo 2011

Strane dinamiche

"Perchè mi cercano?"
"La bambina non vuole il latte..."
"Comincio ad essere stanco..."
"Mi guarda, non fa altro che guardarmi..."
"Dovrebbero lasciarmi in pace dopo tutto quello che ho fatto per loro..."
"Se solo riuscissi a capire quello che vuole..."
"Non posso continuare a nascondermi..."
"Potremmo portarla da un dottore..."
"Ho l'impressione che tu non mi ascolti...."
"Potresti darmi un consiglio..."
"La zuppa non era male, ti sei fatta dare la ricetta?"
"Abbiamo scelto un bel posto, non ti troveranno mai!"
"Dovremmo cercare un dottore per la bambina!"
"Sei stanco, hai bisogno di riposarti"
"Pensiamo prima alla bimba"


Lontano, molto più a ovest, altri personaggi di questa storia...


"Allora, cosa aspettiamo?"
"Sono ubriaco, non lo vedi?"
"Stiamo perdendo tempo!"
"Chi beve bene dorme bene, chi dorme bene non pecca, chi non pecca va in cielo, quindi chi beve bene va in cielo!"
"Questo è un paralogismo e poi noi non dobbiamo andare in cielo, dobbiamo andare alla ricerca di Carne e della sua strana bambina"
"Ho bisogno di un litro di caffè"
"Turco?" chiese Natsika.
"Sì, è quello che ci vuole per trovare Carne..."
"Ti ricordi ancora come si leggono i fondi del caffè?"
"Madame Shalikan lo faceva spesso, prima che Carnet la uccidesse"
"Ma tu non sei Madame Shalikan"
"Potrei provarci lo stesso, non abbiamo altre vie...!"
"Tranne Lepanto!"
"Brandy? ne ho a sufficienza"
"No, Lepanto, indizio fornitoci gratuitamente dagli autori!"

Le strade sono divise... per il momento

"E' cambiato lo sfondo!"
"E' anche questa una metafora?"
"Potrebbe essere metalinguaggio"
"Nel senso che...?"
"Nel senso che qualcuno ti dice una cosa ma in realtà te ne sta dicendo un'altra..."
"Perchè pensi che io sia scemo?"
"Non lo sei?"
"Cosa cazzo c'entrano questi discorsi con il cambiamento di sfondo?"
"Non sei tu che hai detto Corinto?"
"Dove è il problema?"
"Perchè non hai detto Lepanto?"
"Golfo di Lepanto invece di Golfo di Corinto?"
"Lepanto al posto di Metaxa! La vaniglia c'è in entrambi ma è l'aroma di tabacco fa la differenza..."
"Lo sai che io non bevo!"
"Avresti potuto leggere l'etichetta!"
"L'ho fatto, te l'ho detto"
"Hai letto l'etichetta di Metaxa..."
"Sì, e non era 36 gradi"
"Nord?"
"Fanculo, fanculo, fanculo!"
"La Grecia ti fa male"
"ho sempre preferito la Spagna"
"L'ha detto anche Cervantes quando ha perso una mano nella battaglia di Lepanto..."
"Ancora Lepanto?"
"E' una costante della nostra storia, rispunta sempre quando meno te lo aspetti!"
"Basta dunque aspettarselo e non rispunta mai?"
"Non farlo, ho bisogno di bere!"
"Crisi di astinenza?"
"Semplice dipendenza..."
"Sì, da cinquant'anni..."
"Trovami una bottiglia..."
"Non siamo a Jerez!"
"Jerez, Andalusia, Spagna?"
"Esatto"
"Ne parli per via del monastero?"
"Anche"
"Anche?"
"Non ti ricordi perchè siamo venuti a Itaca?"
"Carne?"
"Ti sei domandato dove è finito?"
"Era con Natsika"
"Era, poi se ne è andato"
"Qui sotto non c'era, quindi..."
"Quindi se ne è andato, l'ho già detto prima"
"Dove?"
"Meglio bere, hai ragione... Natsika!!!!!!!!! Porta una bottiglia di Metaxa!"
"Non ne abbiamo più, posso portavi una bottiglia di Lepanto? A parte qualche grado in meno, assomiglia molto, costa solo un po' di più, una trentina di euro" disse la ragazza dalle grandi tette ancora frastornata dal recente incontro con Carne.
"Trenta euro? Brutta scema, la bottiglia la paghi tu... dovevi consegnarci il ragazzo e lo hai lasciato scappare... non dovevo pagarti in anticipo!"
"Brutta scema a me? Fanculo a te, paliomalaka!"
"Paliomalaka?"
"Ti ha detto vecchia checca!"
"Solo a me?"
"Stiamo perdendo tempo!"


Nello stesso istante l'auto di Carne stava parcheggiando a circa un chilometro dal circuito di Jerez. Avevano scelto la Casa de Viña de Alcantara, protetta da un giardino rigoglioso di palme, lentischio, mirto, alloro e cipressi, un luogo dove difficilmente avrebbero potuto essere rintracciati. Mentre attendevano la sopa de ajos, piatto forte della casa, Kate stava cercando di allattare la bimba.

martedì 1 marzo 2011

Verso nuove avventure, ma da un'altra parte

Carne aveva rubato una macchina e aveva detto "andiamo".  Kate e la bambina l'avevano seguito. Certo, nei piani di Breviglieri e di Winnie non era contemplata la nascita di una femmina... ma ormai tutto era alle spalle.
"Dove andiamo?" aveva chiesto lei, una volta salita in macchina
"In Spagna, a Jerez de la Fontera"
"Ah, dove producono il Lepanto!"


La bambina non piangeva mai, e aveva strani occhi indagatori.

Verso nuove avventure


"Dai, assaggiane un sorso"
"non mi va"
"dovresti"
"Perchè?"
"Bene, vedo che cominci a farti delle domande"
"veramente l'ho fatta a te"
"assaggia"
"Aroma di tabacco, un tocco di vaniglia, dovrebbe avere un invecchiamento di dodici anni..."
"Lepanto"
"Beh?"
"Non ti sei mai chiesto perchè compare con così tanta frequenza nel racconto?"
"Perchè ti piace?"
"L'hanno scritto gli autori, è un'indicazione"
"sei sicuro?"
"niente è sicuro, in questa storia. E' il bello della diretta"
"Muoviamoci"
"Verso dove?"
"Ma verso il golfo di Corinto!"